La naturopatia prende in considerazione il rapporto del pH e lo utilizza nelle diverse casistiche per eliminare i disturbi delle persone.
Tutte le reazioni che definiscono le condizioni essenziali di un ambiente in cui la vita sia possibile si svolgono nell’ambito di determinati valori, tra questi il più importante è sicuramente il rapporto tra acido e base. All’interno del nostro organismo questo rapporto dovrebbe sempre rimanere costante, ma si possono creare delle condizioni troppo acide oppure troppo basiche
Per misurare il rapporto acido base viene utilizzato un termine di paragone chiamato pH.
Nel campo medico il pH viene utilizzato per misurare l’acidità dei liquidi organici ed in particolare il sangue la saliva e l’urina.
Questi liquidi vengono definiti:
- ACIDI: quando il pH è compreso tra 0 e 7;
- NEUTRI: quando il pH è esattamente 7;
- BASICI o ALCALINI quando il pH è compreso tra 7 e 14.
Valori di pH negativi o superiori a 14 sono molto rari e non interessanti per l’attuale argomento.
Il corpo, e così il sangue, ha un valore di pH fisiologico pari a 7.4, ovvero lievemente basico, il quale svolge egregiamente le sue funzioni. Questo valore si è stabilito in migliaia di anni di evoluzione e tutti gli organi con le loro componenti sono “settati” per lavorare al massimo regime. Se il pH dovesse variare rispetto a questo valore si tratterebbe di incorrere in patologie gravi da trattare tempestivamente.